L’essenza in 4/4…

…essere quattro per esprimere uno, fondere noi stessi nell’idea di valorizzare ciò che siamo e che ci circonda… …essere e trasmettere emozioni, trasferire in musica immagini poesie…cercando ogni giorno di donare ciò che la musica ci ha insegnato.

Siamo uno strano essere composito, non più noi stessi ma il quartetto, composto da tante parti disgiunte: sedie, leggii, musica, clarinetti, musicisti – che siedono, si alzano, si spostano, suonano – tutto per produrre queste complesse vibrazioni che colpiscono l’orecchio e attraverso di esso la materia grigia che dice: gioia; amore; dolore; bellezza.

Amo ogni parte del quartetto. Gli applausi ci accompagnano più volte dietro le quinte e di nuovo sul palco. Sorridiamo da un orecchio all’altro cercando di darci contegno. Abbiamo sudato molto, nonostante che il quartetto di Mozart sia una tonalità più naturale per i nostri strumenti. Gli spettatori che ci ascoltano non possono immaginare quanto onesta, petulante, accomodante, cocciuta sia la nostra ricerca di qualcosa al di là di noi stessi che immaginiamo con i nostri spiriti divisi ma siamo costretti a incarnare insieme…. (parole dal libro “una musica costante” – Vikram Seth)

Share:

Leave a Reply

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.